La TRIPLICE (CGIL -CISL -UIL) a favore solo di pochi lavoratori
La FIALS ritiene che si sia trattato di un grave passo falso delle organizzazioni sindacali il cui compito dovrebbe essere quello della tutela generale per i lavoratori e quindi l’adozione di soluzioni che rispondano a detto criterio.
Dopo un ampio dibattito al tavolo sindacale le tre sigle sindacali, CGIL – CISL – UIL hanno preso la decisione, detenendo la maggioranza delle OO.SS. presenti al tavolo, di attribuire una quota superiore dei residui dei fondi Covid 19 ammontanti a 671.000€ solo al personale operante nell’UOC Radiologia e Pneumologia di Cassino che hanno prestato servizio di supporto al DEA Radiologico ubicato nel Pronto Soccorso di I livello nel periodo dell’emergenza COVID per una quota pari a quelli di Fascia A (ovvero 1100€ ad personam) mentre al restante personale una quota che dovrebbe aggirarsi intorno ai 200€.
La FIALS si è opposta a tale situazione ritenendo più equo e giusto (in considerazione della poca capienza del fondo) una distribuzione di detti fondi residui per tutto il personale che aveva prestato concreto servizio per almeno 20gg nel periodo marzo – maggio 2020.
In proposito la FIALS ha altresì sottolineato che anche il personale di altri reparti era stato esposto a rischi di contagio Covid-19 avendo in proposito anche una serie di contagi per cui appariva incomprensibile favorire taluni dipendenti a discapito di altri e, si badi, che tra il personale di pneumologia e radiologia di Cassino vi sono iscritti FIALS. Va rilevato infatti che né la Radiologia né la Pneumologia di Cassino sono rientrati nell’accordo regionale come tra l’altro, tanti altri reparti (si potrebbe fare una lista molto lunga) e quindi non si comprende la volontà di voler premiare solo ed esclusivamente loro a discapito dei tanti reparti esclusi dall’accordo regionale.
Purtroppo la cordata CGIL, CISL e UIL ha ottenuto la maggioranza numerica ( 3 contro 1) per cui è stata condivisa con l’amministrazione detta soluzione.
La FIALS ritiene che si sia trattato di un grave passo falso delle organizzazioni sindacali il cui compito dovrebbe essere quello della tutela generale per i lavoratori e quindi l’adozione di soluzioni che rispondano a detto criterio.
Un’occasione mancata da parte della triplice per dare il giusto riconoscimento a TUTTI i lavoratori che sono stati esposti al rischio di contagio Covid.
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